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Dopo aver presentato a ottobre 2017 a SMAU Milano il modulo SPiD per Joomla, realizzato da Helios Ciancio e basato sulla libreria realizzata da Paolo Bozzo,

disponibile sul canale GitHub della Rete PASW, il progetto non si è arrestato, nonostante l'apporto quasi nullo fornito dalla community italiana di sviluppatori; un ulteriore aggiornamento del modulo è stato rilasciato negli scorsi giorni, in virtù della presenza sul mercato di un nuovo IdP: il modulo continua, così, ad essere mantenuto e aggiornato.

Per contro, dal mese di agosto, la scheda che nella roadmap di Developers Italia racconta gli sviluppi del modulo SPiD per Joomla! da "Review" è stata riclassificata con la label "ToDo" ma, ad oggi, nessun contributo è stato fornito...se non i link che abbiamo postato costantemente ad ogni aggiornamento del modulo realizzato da Porte Aperte Sul Web...

Ci si chiede se la community italiana sia pronta a contribuire a progetti Open Source ma soprattutto: perché richiedere supporto (HELP WANTED) e assegnare una label "ToDo" quando un componente già esiste, funziona, è testato e mantenuto costantemente?

Domande che a poco servono in concreto ma che devono far riflettere sulle attuali strategie delle agenzie governative deputate allo sviluppo dei servizi digitali in Italia, agenzie che dovrebbero spiegare meglio se e come intendono supportare concretamente le PA che utilizzano CMS open source per la realizzazione dei propri portali web e che potrebbero già mettere a disposizione dell'utenza servizi e contenuti tramite il sistema pubblico di identità digitale...

La nostra community si occupa di istituti scolastici, ci si è prodigati tanto in questi anni per fornire supporto e assistenza a chi ha cercato di mettersi in gioco nella creazione e nel mantenimento dei siti scolastici a norma, anche quando la legislazione in materia ha iniziato a diventare "ridondante" (vedasi la recente vicenda della migrazione forzata al dominio edu.it per le scuole che avevano scelto di garantire l'autorevolezza delle proprie pubblicazioni scegliendo il dominio gov.it); e la community, pur occupandosi di scuola, perché costituita fondamentalmente da persone che sono parte attiva di questo mondo, ha potuto garantire soluzioni valide anche per le altre PA, grazie al prezioso contributo di chi ha sviluppato temi, plugin, moduli, componenti, giudicati validi da molte realtà amministrative che hanno potuto usufruire, spesso senza neppure citarne la fonte, dei "prodotti" rilasciati da Porte Aperte Sul Web. 

Non voglio entrare, in questa occasione, nel merito del progetto di sito scolastico portato avanti dal team per l'innovazione digitale: sto ancora aspettando, cercando di comprendere quale potrà essere il nostro contributo come community, se si vorrà il nostro contributo: ci venga detto, semmai, che il futuro sarà "altro", che sarà qualcosa che potrà soltanto essere sviluppato da "professionisti" e che le scuole potranno soltanto acquistare, vista la complessità e la natura di servizio globale che il portale scolastico dovrà assumere...
Sarà il 2019 l'anno giusto per vedere oltre la nebulosa che si frappone tra noi e i nuovi siti web scolastici? E soprattutto, riusciremo a capire se intorno a questi temi c'è un interesse che vada al di là di un interesse di mercato?

Nel frattempo, da queste parti si guarda avanti e non ci si ferma: ItaliaPA continua a essere aggiornato, nuovi plugin ampliano le funzionalità di Joomla!, la modulistica online, Albo e AT continuano a essere moduli più che efficaci e sperimentati, il core della 3.9 ha un pezzo di "core" nostro (e sono certo che altre proposte di Helios Ciancio saranno prese in considerazione dalla comunità internazionale...); ci divertiamo, ci appassioniamo, è un piacere sentirsi comunità!

Buon 2019...

A. Todaro 

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